“In pratica – ha sottolineato il presidente SIFO – abbiamo svolto pienamente e con responsabilità il nostro compito di società scientifica. Ma oltre a questo non ci siamo mai prestati al gioco della fame di visibilità che purtroppo ha reso (come già detto) spesso incapaci i cittadini di distinguere tra vero e falso. Il nostro ruolo è questo: raccontare la verità scientifica evidence based. Solo così noi – e tutte le altre società scientifiche – potremo creare un baluardo nei confronti delle news non verificate, di quelle verosimili ma false, e di quelle credibili, ma senza radici scientifiche”.
Per questo l’evento sulle fake news proposto da SIFO è stato così importante, ha concluso Cavaliere, “perché ha offerto strumenti ai nostri colleghi e a tutti i professionisti della salute per essere attenti nei confronti di un fenomeno che non si esaurisce all’interno della sanità. La credibilità dell’informazione scientifica è una parte della credibilità dell’informazione a 360 gradi. Oggi desideriamo creare punti di contatto con il mondo dei media, con il mondo della letteratura scientifica, con il mondo dell’editoria, con l’ambito dell’accademia e della ricerca. In questo senso l’importanza dell’evento odierno è – potremmo dire – di rilievo sociale: saper fornire informazioni chiare e robuste, scientificamente dimostrate, contribuisce infatti alla reputazione della nostra professione e alla credibilità della ricerca scientifica e contemporaneamente aiuta tutta la società a ritrovare quella fiducia nei confronti della sanità, della ricerca e dell’informazione, che spesso negli ultimi anni è andata persa a causa di quella infodemia che non si può curare con un medicinale, ma che comunque ha un vaccino a sua disposizione: quello rappresentato dalla notizia vera e riscontrabile”