PNRR: per le Regioni è urgente una revisione

“La Conferenza delle Regioni ritiene necessaria una parziale revisione del Piano di ripresa e resilienza su tempistiche e la messa a terra di  alcuni  interventi previsti”, lo ha dichiarato in audizione congiunta delle Commissioni Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei deputati e Commissioni Politiche dell’Unione europea e Programmazione economica, bilancio del Senato della Repubblica, Marco Alparone Coordinatore della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (Vicepresidente Regione Lombardia).

“Tale esigenza si pone a causa del mutamento degli scenari geopolitici e di un aumento incontrollato dei costi delle materie prime e alle difficoltà del loro reperimento”, spiega Alparone.

In linea con queste esigenze le Regioni hanno elaborato una serie di proposte emendative. Si richiede un ampliamento delle competenze dei professionisti del progetto “1000 esperti” al fine di garantire il supporto alle regioni in tutti i procedimenti amministrativi connessi all’attuazione del PNRR.

Inoltre, si sottolinea la necessità di potenziare la capacità amministrativa delle amministrazioni coinvolte nel PNRR, includendo la possibilità di assumere personale a tempo determinato dalle società in house.  Si evidenzia anche l’importanza di poter reclutare personale temporaneo con qualifica dirigenziale che possa svolgere il ruolo di Responsabile Unico del Procedimento (RUP).

“Le Regioni – conclude il Coordinatore Alparone – sottolineano l’esigenza di un coinvolgimento per l’attuazione del Piano in modo da assicurare il coordinamento delle politiche con il territorio, per mettere a sistema risorse e programmazione e per organizzare al meglio la macchina amministrativa”.

Tra le problematiche della Missione 6 (Salute) le Regioni sottolineano che “la proficua realizzazione delle opere (COT, Case di Comunità, Ospedali di Comunità) dovrà coniugarsi con l’arruolamento dei professionisti sanitari necessari, in conformità ai requisiti stabiliti dal DM 77 del 23 maggio 2022 “Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale”. Desta preoccupazione, anche ai fini del potenziamento delle prese in carico (PIC) dell’ADI degli ultra 65 enni (milestone), il divario fra la fuoriuscita del personale dal SSN (dovuto a pensionamenti, trasferimenti al settore privato, all’estero, invalidità maturate) e l’effettiva possibilità di assunzione o convenzionamento al completamento dei percorsi formativi.
Tali considerazioni valgono per i professionisti che operano nel SSN in qualità di dipendenti (es. infermieri) e per i medici che operano con rapporto convenzionale (es. cronica mancanza di medici di assistenza primaria).
Si segnala l’importanza di strutturare e monitorare accuratamente la progressiva formazione delle risorse professionali necessarie a garantire il rispetto delle milestone (es. ADI PNRR) ed il concreto funzionamento delle strutture realizzate (es. Case della Comunità).
Si segnala in generale che la difficoltà di reperimento del personale infermieristico da parte delle Aziende sanitarie e dei soggetti accreditati e a contratto privati, in un contesto di generale carenza di personale sanitario, rende particolarmente impegnativo il conseguimento dei volumi incrementali di prese in carico in assistenza domiciliare previsti dai target intermedi e finali dell’obiettivo di investimento.

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