AGENAS ha presentato alla presenza del Ministro della Salute Orazio Schillaci, i risultati dell’Edizione 2022 del Programma Nazionale Esiti (PNE).
Sviluppato dall’Agenzia su mandato del Ministero, il Programma si configura come osservatorio permanente sull’assistenza sanitaria con l’obiettivo di valutare l’efficacia, l’appropriatezza clinico-organizzativa, l’equità di accesso e la sicurezza delle cure garantite dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
L’uso degli indicatori PNE per le attività regolatorie a livello nazionale e regionale, insieme alla promozione delle attività di audit con i professionisti, rappresentano altresì un importante strumento per il miglioramento della qualità delle cure.
I dati fanno riferimento all’attività assistenziale effettuata nell’anno 2021 da 1.377 ospedali pubblici e privati, e a quella relativa al periodo 2015-2021 per la ricostruzione dei trend temporali.
L’Edizione 2022 del PNE, in continuità con la precedente edizione, ha cercato di cogliere e valutare, ove possibile, l’impatto del COVID-19 sul sistema dei servizi, analizzando i cambiamenti determinatisi rispetto al periodo prepandemico, con particolare riferimento alle specifiche aree cliniche, nonché alle dinamiche pubblico-privato accreditato.
Nel 2021, si è registrato un aumento dei ricoveri sul 2020 (+501.158), pur persistendo una riduzione rispetto ai livelli prepandemici: 1 milione e 200 mila ricoveri in meno rispetto al 2019, che si sommano a 1 milione e 700 mila ricoveri non effettuati nel 2020.
I risultati dimostrano in media una tenuta del sistema delle cure ospedaliere, in particolare per quanto riguarda la tempestività di accesso alle cure urgenti e la ripresa di alcuni interventi oncologici come quelli per il tumore della mammella. Permane una grande eterogeneità degli esiti sia intra che interregionale e un’estrema frammentazione della casistica.
Per questa Edizione sono stati considerati complessivamente 194 indicatori (a fronte dei 184 dell’Edizione 2021), di cui:
• 171 relativi all’assistenza ospedaliera (73 di esito/processo, 83 di volume di attività e 15 di ospedalizzazione);
• 23 relativi all’assistenza territoriale, valutata indirettamente in termini di ospedalizzazione evitabile (14 indicatori), esiti a lungo termine (5) e accessi impropri in pronto soccorso (4).
“Gli indicatori utilizzati – dichiara Enrico Coscioni, Presidente AGENAS – sono stati definiti allo scopo di mostrare ai vari stakeholder quali risultati si possono raggiungere e quali sono invece le difficoltà del sistema, attraverso la valutazione comparativa tra le strutture e tra le aree territoriali. Le evidenze scientifiche e i risultati forniti dal PNE confermano come la pubblicazione dei dati di esito sia uno strumento fondamentale di governo del sistema per migliorare la qualità delle cure, intervenendo su criticità assistenziali ed evitando il ripetersi delle problematiche, al fine di valutare appieno il percorso di cura dei pazienti, rendere le misure sempre più puntuali e individuare con miglior precisione le strutture più virtuose, da prendere come benchmark per il miglioramento”.
“Il PNE – dichiara Domenico Mantoan, Direttore Generale di AGENAS – ha evidenziato i principali elementi da considerare per sostenere la riorganizzazione del SSN dopo la pandemia e per contribuire alla diffusione delle buone prassi esistenti e orientare il cambiamento. L’opportunità offerta dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) richiede uno sforzo programmatorio di ampio respiro in cui le Regioni e le singole strutture sono chiamate a svolgere un ruolo concreto. Per impiegare in maniera ottimale le risorse stanziate in attuazione del PNRR, occorre una riorganizzazione dell’offerta sanitaria in grado di realizzare un sistema che dia risposte puntuali ai bisogni di prevenzione e assistenza della popolazione. Tale strada può essere percorsa solo attraverso una concreta sinergia tra i vari livelli di governance del sistema.
In tale ottica, da quest’anno il PNE rafforza il supporto concreto offerto alle strutture sanitarie: a partire dagli indicatori del treemap, che permettono di fornire una valutazione sintetica della singola struttura negli ambiti nosologici considerati, verranno segnalate le realtà che presentano delle criticità negli esiti o nei processi clinico-assistenziali. Inoltre, le Regioni e le strutture potranno richiedere un affiancamento fattivo da parte di AGENAS, nell’ambito di percorsi integrati di audit, per intervenire direttamente sul campo con la collaborazione di tutti gli stakeholders, al fine di superare le criticità e favorire il miglioramento”.