In sede di Conferenza-Stato-Regioni è stato dato quindi il via libera al decreto che prevede investimenti per 750 milioni per la Telemedicina per raggiunge nell’erogazione dei servizi almeno 200mila persone.
Le Regioni e le Province autonome hanno già adottato dei Piani Operativi che definiscono il proprio fabbisogno di servizi minimi di telemedicina e quindi il numero delle persone da assistere.
Ad Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari, andranno 50 milioni in qualità di soggetto attuatore dell’investimento e alle Regioni e alle Province autonome saranno stanziate risorse per 432.049.248 da ripartire in base al fabbisogno dei servizi minimi di telemedicina, vincolate all’acquisto sulla base delle gare fatte dalle Regioni capofila (Lombardia per servizi minimi di telemedicina e Puglia per postazioni di lavoro) riferite ai fabbisogni.