Mobilità sanitaria ospedaliera. Cresce il ricorso al privato. Emilia Romagna, Lombardia e Veneto le più attrattive

Agenas presenta per il 3° anno consecutivo una dettagliata analisi sulle principali dinamiche della mobilità sanitaria interregionale nel nostro Paese. Si tratta di un lavoro svolto in collaborazione e su mandato del Ministero della salute i cui dati sono fanno riferimento all’anno di attività 2023.
Anche quest’anno, per la definizione della metodologia di calcolo della mobilità sanitaria, l’Agenzia si è avvalsa delle determinanti che caratterizzano tale fenomeno, ovvero:

• mobilità apparente costituita dai ricoveri effettuati nella regione di domicilio del paziente, quando quest’ultima non coincide con la regione di residenza;
• mobilità casuale relativa ai ricoveri effettuati in urgenza;
• mobilità effettiva determinata dalla scelta del cittadino/paziente.

I dati sulla mobilità sanitaria interregionale

Negli anni il trend di spesa per la mobilità sanitaria – dopo la pausa della pandemia che ha fatto registrare un crollo della spesa (2.12 mld di euro) – è leggermente risalito: da 2,84 miliardi di euro nel 2019 è passato a 2,88 miliardi nel 2023. Le componenti di mobilità casuale e apparente sono rimaste pressoché stabili nel corso degli anni. Mentre a pesare di più sul piatto della bilancia nel 2023 sono i costi legati alla mobilità per prestazioni di alta complessità (+12%), in soldoni rispetto al 2019 sono cresciuti di circa 144 mln. La seconda voce di spesa è invece quella legata alla componente di media/bassa complessità diminuita invece del 12% (- 85mln di euro).

I Drg ad Alta complessità riguardano 105.288 ricoveri e pesano per 1.214.963.993 euro, quelli Media/Bassa complessità interessano 353.057 ricoveri e la spesa è di 950.162.018. Sono invece a rischio inappropriatezza 77.881 ricoveri e pesano 151.007.241 euro.

 

Andamento della spesa per la mobilità ospedaliera 2018-2023

Le strutture ospedaliere maggiormente attrattive sono quelle private accreditate, che gestiscono circa i tre quarti delle prestazioni di alta complessità (circa il 72%), ma anche sulla media complessità rimane più attrattivo rispetto al pubblico..

Distribuzione dei costi per tipologia di mobilità anno 2023

Le Regioni più attrattive per la mobilità sanitaria sono l’Emilia-Romagna, la Lombardia e il Veneto. Il loro appeal è in gran parte dovuto ai Drg legati alle malattie e disturbi del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo, che rappresentano per le tre regioni rispettivamente il 52%, il 31% e il 34% dell’attrazione totale.
Le Regioni con il maggior saldo positivo sono l’Emilia-Romagna e la Lombardia: rispettivamente con 387 milioni e 383 milioni. I saldi negativi più “pesanti” si registrano in particolare nelle regioni del Sud. La Campania sborsa per la mobilità passiva ben 211,3 mln, la Calabria 191,8 mln, la Sicilia 139,7 mln e la Puglia 126,8 mln.

Saldi Economici Mobilità sanitaria Anno 2023

Da considerare inoltre, sottolinea Agenas, alcune variazioni più interessanti rispetto al 2019. A partire dall’Emilia Romagna che migliora la sua attrattività: rispetto al 2029 i ricavi per la mobilità attiva sono cresciuti del 19%, mentre al contrario la Lombardia ha subito una contrazione del 10,2%.
In crescita anche i ricavi del Veneto e del Lazio (+11%). In particolare il Lazio ha registrato una riduzione del saldo negativo grazie alla diminuzione dei costi di mobilità passiva (-9%).
Anche la Campania, Regione che paga di più per la fuga dei pazienti, inizia ad invertire il trend: ha ridotto i costi legati alla mobilità passiva del 6% e ha incrementato i ricavi grazie a una crescita dei ricoveri in mobilità attiva di alta complessità, conquistando un +18%. Spicca anche il dato della Regione Umbria che vede schizzate in avanti gli esborsi per la guga dei propri cittadini (+24%).

Variazione Costi Mobilità Passiva 2023-2019

Variazione Ricavi Mobilità Attiva 2023-2019

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