“Per migliorare la qualità della sanità pubblica, quale indice del livello di civiltà di una nazione, bisognerà, in via prioritaria, valorizzare le risorse umane, finanziarie e strumentali che impattano sul funzionamento e finanziamento del Servizio sanitario nazionale, nella assoluta consapevolezza che le risorse destinate alla sanità non possono considerarsi come semplici spese quanto piuttosto un vero e proprio investimento per migliorare la qualità della vita delle persone”. Lo afferma il Ministro della Salute, Roberto Speranza, in uno dei passaggi introduttivi del nuovo Atto di Indirizzo con il quale traguarda gli obiettivi e i valori di fondo dell’azione ministeriale per il prossimo futuro.
“In primo luogo – scrive ancora il Ministro – occorrerà impegnarsi nella valorizzazione del capitale umano attraverso l’adozione di interventi che, in coerenza con i fabbisogni, favoriscano l’incremento del personale sanitario, anche a livello di assistenza territoriale, potenziando la formazione medico-specialistica e valorizzando gli specializzandi all’interno delle reti assistenziali. In relazione agli interventi infrastrutturali proseguirà l’attuazione del programma pluriennale di investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie per la riqualificazione del patrimonio edilizio e tecnologico pubblico sanitario. Con l’obiettivo di ammodernare la presa in carico del paziente e la sua gestione lungo tutto il percorso di cura sarà necessario potenziare gli investimenti in tecnologie, processi e digitalizzazione, applicando soluzioni innovative per agevolare il contatto tra medico e paziente, puntando ad una sanità di “prossimità”. In questo senso – sottolinea Roberto Speranza – si ritiene di fondamentale importanza l’attivazione di un percorso di diffusione dell’utilizzo della tecnologia nell’ambito dei servizi sanitari basato sulla telemedicina e teleassistenza, sulle cartelle cliniche elettroniche, su piattaforme tecnologiche di intelligenza artificiale, sulla diagnostica point-of-care e sulle piattaforme per l’empowerment dei pazienti per l’educazione sanitaria dei cittadini”.
Nei prossimi anni, si legge ancora nell’introduzione del Ministro “il Paese sarà impegnato nell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza attraverso l’impiego delle risorse messe a disposizione dall’Unione Europea con il Next Generation EU per la realizzazione di riforme e investimenti orientati a rafforzare e potenziare sia il sistema ospedaliero che la rete dell’assistenza territoriale, valorizzando le risorse umane, strutturali, tecnologiche e digitali del Servizio Sanitario Nazionale e sviluppando la ricerca”.
La politica sanitaria del prossimo triennio, in termini di opportunità, vincoli ed in linea con il quadro strategico del nuovo patto della salute 2021-2022, andrà pertanto ad incidere sulle seguenti macroaree:
1. Accrescimento della capacità del sistema sanitario di erogare e promuovere interventi di prevenzione per la promozione della salute;
2. Rafforzamento del governo dei processi di innovazione scientifica e tecnologica;
3. Valorizzazione del ruolo del Paese nelle politiche sanitarie internazionali;
4. Consolidamento della natura universalistica del sistema sanitario attraverso una maggiore equità, qualità, efficienza e appropriatezza dell’assistenza sanitaria, anche promuovendo interventi di adeguamento dei Livelli essenziali di assistenza ai mutamenti della realtà;
5. Sviluppo del sistema informativo e statistico sanitario;
6. Ammodernamento della governance farmaceutica e dei dispositivi medici;
7. Promozione degli interventi per la salute pubblica veterinaria e per la sicurezza degli alimenti;
8. Sviluppo di politiche di comunicazione istituzionale;
9. Ammodernamento delle politiche per l’efficienza gestionale del Ministero della salute.