Mandelli (Fofi): “Non si può parlare di medicina di prossimità dimenticandosi dei farmacisti ospedalieri”

“Quando si parla di assistenza di prossimità non si può scordare ciò che e successo negli ospedali durante il periodo pandemico. Ciò che hanno fatto i farmacisti negli ospedali in questi ultimi due anni è al centro della risposta vincente del nostro Paese. Per questo affermo: non ragioniamo di medicina di prossimità dimenticandoci dei farmacisti ospedalieri”. Questo quanto dichiarato da Andrea Mandelli, presidente FOFI e vicepresidente della Camera dei Deputati, intervenendo all’interno del XLII Congresso Nazionale della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie-SIFO.

“Il SSN ha bisogno di più farmacisti ospedalieri, delle vostre competenze, della vostra disponibilità”, ha detto Mandelli rivolgendosi ad Arturo Cavaliere (presidente SIFO) e Fausto Bartolini, (presidente del Congresso), “Occorre a mio parere che la riforma della sanità del territorio sia realizzata all’interno di un disegno complessivo del Paese. Quando parliamo di PNRR bisogna ricordare che le risorse europee dovranno essere restituite: per questo serve che gli investimenti in sanità provochino un ritorno sociale importante. Ed allora puntare sul FO significa parlare di una figura chiave. Occorre quindi prima di tutto riaprire la battaglia sulle borse di studio degli specializzandi. E’ necessario poi – ha concluso il presidente FOFI – potenziare il ruolo del farmacista ospedaliero, perché siete una categoria che ha le competenze per indicare un modello di sviluppo di tutto il SSN”.

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