Dall’Iss arrivano i nuovi aggiornati sulle principali classi di antibiotici per gli 8 patogeni sotto sorveglianza nel 2019. Percentuali che si mantengono elevate e talvolta in aumento rispetto agli anni precedenti.
La percentuale di resistenza alle cefalosporine di terza generazione in Escherichia coli si conferma stabile (intorno al 30%), mentre un trend in calo negli ultimi cinque anni (2015-2019) si osserva per i fluorochinoloni (da 44,4% nel 2015 a 40,7% nel 2019).
Dopo aver osservato un calo nel 2018 rispetto al 2017, si è osservato un nuovo aumento nel 2019 nella percentuale di isolati di Klebsiella pneumoniae resistenti ai carbapenemi, che sono passati dal 26,8% nel 2018 al 28,5% nel 2019; tuttavia considerando solo i laboratori che hanno partecipato alla sorveglianza sia nel 2018 che nel 2019 si riscontra una riduzione dal 26,4% a 22,7%.
La resistenza ai carbapenemi si è confermata molto bassa per E. coli (0,4%) ed è risultata in diminuzione nelle specie Pseudomonas aeruginosa (13,7%) e stabile in Acinetobacter (79,2%), rispettivamente.
Tra i batteri Gram-negativi, nel 2019 il 36,2% degli isolati di K. pneumoniae sono risultati multi-resistenti (resistenti a cefalosporine di III generazione, aminoglicosidi e fluorochinoloni), valore che si riduce a 11,7% per E. coli; per P. aeruginosa la percentuale di resistenza a tre o più antibiotici tra piperacillina-tazobactam, ceftazidime, carbapenemi, aminoglicosidi e fluorochinoloni è risultata pari a 13,1%, in diminuzione rispetto agli anni precedenti, mentre si è osservata una percentuale di multi-resistenza (fluorochinoloni, aminoglicosidi e carbapenemi) particolarmente alta (77,3%) ed in ulteriore aumento per Acinetobacter.
Per Staphylococcus aureus, la percentuale di isolati resistenti alla meticillina (MRSA) è risultata in leggero aumento (35,6%) rispetto all’anno precedente (33,9%), ma stabile (intorno al 33%) se si considerano solo i laboratori che hanno partecipato alla sorveglianza sia nel 2018 che nel 2019, mentre incrementi significativi si sono riscontrati nella percentuale di isolati di Enterococcus faecium resistenti alla vancomicina, che nel 2019 è risultata pari a 21,3%.
Per Streptococcus pneumoniae si è osservato un lieve aumento sia per la percentuale di isolati resistenti alla penicillina (11,9%) che per quelli resistenti all’eritromicina (22,4%).