Il direttore generale di AReSS Puglia Giovanni Gorgoni è stato rieletto presidente del network europeo delle autorità sanitarie e regionali locali EUREGHA (European Regional and Local Health Authorities). La notizia giunge al termine dell’assemblea generale dell’organizzazione che, nella località svedese di Linköping, si è riunita per rinnovare il proprio consiglio amministrativo. Gorgoni sarà coadiuvato dai due vicepresidenti Petra Dannapfel dalla regione Östergötland (Svezia) e Markus Klamminger dalla regione Niederösterreich (Austria) e dalla tesoriera Andrea Pavlickova dalla Scozia (UK). Completano l’Executive Board Solvejg Wallyn (Fiandre, Belgio), Maurizia Rolli (Emilia-Romagna, Italia) e Emma Spears (Wales, UK).
Da oltre dieci anni, EUREGHA rappresenta il punto di vista e di azione delle realtà locali a livello europeo sui temi della sanità, attraverso interventi di sollecito istituzionale presso gli apparati dell’UE, supporto preliminare e in corso d’opera agli iter normativi europei, ricognizione e diffusione di buone pratiche, innovazione attiva attraverso la partecipazione ai progetti europei.
Nel corso degli anni, il network ha consolidato la propria capacità di presidiare i rapporti con la politica europea e si è fatto ponte tra gli indirizzi comunitari e le esigenze specifiche locali. Da un lato, la confidenza di EUREGHA con i centri decisionali di Bruxelles è testimoniata dall’attività di segretariato e supporto scientifico al Gruppo Interregionale su Salute e Benessere presso il Comitato delle Regioni, organo ufficiale dell’Unione per la rappresentanza delle Regioni europee; dall’altro lato, l’attitudine a mettere in pratica sui territori le politiche europee per la salute si è consolidata attraverso progetti europei che si contraddistinguono per pragmatismo e innovatività delle soluzioni cercate. Si pensi, tra gli altri, a quelli su salute mentale in ambito scolastico, sulle azioni di contrasto alla resistenza vaccinale, sugli interventi operativi di prontezza di azione nelle pandemie, su modelli di presa in carico “comunitaria” dei pazienti oncologici e sugli acquisti per la sanità basati sui risultati di salute più che sulla semplice fornitura di un bene o un servizio.
In occasione del decennale di EUREGHA è stata definita la strategia per il nuovo decennio che conferma le aree di domanda di salute su cui il network già lavorava – salute mentale, cancro, longevità attiva e sanità transfrontaliera – ma le riconduce in una visione del futuro dei sistemi sanitari fondata su tre chiavi di lettura, le stesse del nuovo mandato di presidenza: value-based healthcare, digital transformation e community building.
“Pensiamo che il futuro della sanità sia da navigare con tre bussole complementari – ha detto Giovanni Gorgoni: sanità basata sul valore, che significa erogare solo i servizi con la migliore appropriatezza e il più sostenibile costo delle risorse; trasformazione digitale dei processi di cura, facendone la leva più importante per colmare le disuguaglianze di salute e trasformando dalle fondamenta i modelli organizzativi e istituzionali dei sistemi sanitari; salute di comunità, per consentire la migliore cooperazione tra quanti a vario titolo possono popolare un ecosistema del benessere.”
Il prossimo anno si rinnoverà il Parlamento europeo e EUREGHA concentrerà i propri sforzi – prima – per sensibilizzare i candidati e – dopo – per sollecitare gli eletti sulle azioni relativamente a due grandi regolamentazioni in corso di approvazione e che rappresentano pilastri fondamentali della futura Unione Sanitaria Europea: european health data space e pharmaceutical strategy.