Giornata Nazionale personale sanitario: Fnopi, alla base del rilancio SSN multiprofessionalità, territorio e centralità della persona

“La giornata di celebrazione del 20 febbraio ha dimostrato come siano necessari nuovi modelli e un nuovo approccio al sistema salute, al sistema sociosanitario: non c’è più spazio per ricette semplicistiche, servono risposte univoche ai problemi complessi del sistema salute di questo Paese e dei professionisti che quotidianamente lo vivono”.

 

Così Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI) ha commentato la terza Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socio-assistenziale e del volontariato, celebrata a Roma da tutte le undici Federazioni dei professionisti sociosanitari unite.

La presidente FNOPI, che all’evento ha parlato a nome di tutte le Federazioni presenti, ha ricordato che la salute dei cittadini “non è e non può essere un problema delle singole professioni ma di un sistema multiprofessionale che richiama a un’analisi e a strumenti di complessità. Noi  – ha aggiunto  – come professionisti del sistema, siamo quelli che ‘mettono a terrà le azioni necessarie, tentano di tradurre le linee politiche istituzionali nell’operatività, nei percorsi di presa in cura e di assistenza, di continuità. Oggi, e in questi ultimi anni, lo abbiamo dimostrato”.

 

“Siete la prima linea dell’aiuto e della vicinanza al dolore e difendete le persone con i valori fondamentali della Scienza. – ha detto il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri intervenuto alla giornata -Per voi ogni giorno è emergenza e noi tutti non possiamo elogiare la vostra opera solo nei momenti rituali, ma dobbiamo impegnarci a valorizzarla ogni giorno”

 

Spiegando il senso della giornata, Mangiacavalli ha detto che “la legge (n. 155/2021) dedica questa Giornata all’impegno e alla professionalità di chi ha affrontato,  e ancora affronta quotidianamente, le sfide che il Sistema sanitario ha posto e pone al nostro Paese. Noi, professionisti sanitari e sociosanitari – ha proseguito –  dedichiamo questa giornata a chi ha sofferto, a chi soffre e a tutte le persone che, con la loro attenzione e partecipazione, hanno aiutato ad arginare la pandemia con comportamenti coscienziosi e virtuosi. Anche nei momenti più difficili – ha aggiunto – siamo rimasti uniti, come lo siamo oggi e ‘insieme’ è l’avverbio scelto per caratterizzare questo evento, perché riteniamo che sostenere, nella sua interezza e complessità, il nostro Sistema salute, e garantire il nostro Servizio sanitario nazionale sia possibile solo con un impegno costante, competente, multidisciplinare e sinergico”.

 

“Così si garantisce – ha affermato ancora- il diritto alla salute, che appartiene all’individuo e alla comunità e richiama il diritto a vivere in un ambiente salubre, e che i professionisti sanitari e socio-sanitari, grazie alle proprie competenze, calano nella realtà, rendendo possibile la vita sociale e civile del Paese”.

 

In apertura della giornata, proprio il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha sottolineato come “riconoscere i meriti e l’importanza degli operatori sanitari e sociosanitari vuol dire attivarsi per valorizzare al meglio la loro professionalità, dando risposte concrete a tutte le urgenze oggi più che mai attuali. E questa è una mia priorità”, ha detto.

 

Per questo il ministro ha evidenziato alcune priorità: “Dobbiamo restituire attrattività al Servizio sanitario nazionale – ha affermato -,  agire sui vincoli di spesa per il personale per permettere alle Regioni di potenziare gli organici e rafforzare i servizi sanitari e, accanto al giusto riconoscimento sul piano economico, investire anche in termini di formazione e sviluppo delle competenze, sia specialistiche, che trasversali, legate a nuovi modelli di  organizzazione del lavoro multidisciplinare e integrato” per un’assistenza “meno incentrata sull’ospedale e con un territorio più forte”, mettendo “al centro la persona”.

 

“Non dimentichiamo con quale spirito di abnegazione i nostri professionisti sanitari hanno gestito l’emergenza nei momenti più tragici della pandemia, mettendo a rischio le proprie vite per gli altri e in alcuni casi perdendole”, dichiara il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ringraziando i rappresentanti del settore nel corso della “III Giornata Nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato”, in un messaggio inviato per l’evento.

“Sono il vero capitale umano del Servizio Sanitario Nazionale. L’unico di cui non possiamo fare a meno. – aggiunge Fedriga – Dobbiamo ricordarci non solo delle emergenze, ma anche del ruolo insostituibile che tutti i giorni svolgono i nostri professionisti sanitari a difesa della salute, assicurando a tutti quel diritto alla salute riconosciuto dalla Costituzione. E’ un’eccellenza invidiata nel mondo, primato ben espresso nello slogan scelto quest’anno: Misure per garantire la salute di tutti.

Le Regioni rinnovano l’impegno ad investire nel nostro Servizio Sanitario Nazionale per mantenere sempre alti i livelli delle prestazioni e la professionalità di chi lavora. Sappiamo che bisogna investire ancora di più. Lavoriamo per valorizzare e trovare i giusti riconoscimenti all’attività svolta da oltre 1,5 milioni di professionisti sanitari”.

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