“È necessario fare tutto il possibile per prevenire gli episodi di violenza nei confronti degli operatori sanitari e proteggere il personale. Ogni aggressione mette a rischio non solo la sicurezza e la salute degli stessi operatori, ma anche la qualità dell’assistenza fornita ai pazienti e il diritto costituzionalmente garantito alla salute”. Queste le parole di Giovanni Migliore, presidente della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (FIASO), intervenuto alla conferenza stampa dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Bari, in occasione della Giornata Nazionale di Educazione e Prevenzione contro la Violenza nei confronti degli Operatori Sanitari e Socio–Sanitari.
“La riattivazione negli ultimi mesi dei posti di polizia all’interno delle strutture ospedaliere, in particolare nei reparti di emergenza-urgenza, rappresenta un passo avanti nella giusta direzione. Proprio grazie alla presenza di un agente di Polizia è stata evitata un mese fa l’aggressione a un medico al pronto soccorso del Policlinico di Bari. Dobbiamo adesso fare di più sul piano della prevenzione”, aggiunge il presidente Migliore, che annuncia due nuove iniziative della Fiaso.
La prima prevede la creazione di un tavolo tecnico che riunirà Prefetti, magistrati, sindacati, direttori generali, psicologi ed esperti di sicurezza sul lavoro per la redazione di un documento con linee guida per la prevenzione degli atti di violenza nei luoghi di cura. “Tale documento sarà rivolto a tutte le aziende del settore sanitario, con l’obiettivo di favorire la diffusione di buone pratiche per la prevenzione e la gestione dei casi critici”, spiega Migliore.
La seconda iniziativa consiste nell’invito ai direttori generali delle aziende associate a farsi carico delle denunce, non solo dei casi di violenza più grave per i quali è già prevista la procedibilità d’ufficio, ma per tutti gli episodi anche di minacce così da rafforzare l’impegno nel garantire un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso per tutti.
La questione della sicurezza degli operatori, al di là delle sue specificità, rinvia poi ad una tema assai più ampio e centrale per la vita del servizio sanitario nazionale: il personale e la cura delle risorse umane. “Abbiamo necessità – conclude Migliore – di reclutare più medici e di tornare ad investire su di loro. Sicurezza sul lavoro, adeguatezza degli organici e delle retribuzioni, attenzione per il benessere organizzativo sono facce diverse di una stessa medaglia, che ha a che vedere con la qualità e la sicurezza del lavoro e dei servizi offerti ai cittadini”.