Fnomceo (1). Un Manifesto per una nuova assistenza sanitaria.

Venti punti, condivisi dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo) e da tutti i sindacati medici e odontoiatrici firmatari, per un nuovo Servizio Sanitario Nazionale. È questo il senso del Manifesto presentato a Roma  nell’ambito della Conferenza nazionale sulla Questione Medica.

“La Professione medica e odontoiatrica deve essere presente in un progetto di rinnovamento della politica sanitaria nazionale qual è quello che dovrà essere attuato con le risorse che il PNRR sta ponendo a disposizione – si legge nella premessa – Va costruita una nuova assistenza sanitaria, un nuovo SSN anche per superare disuguaglianze e disomogeneità nelle diverse aree del Paese”.

Dalla carenza di medici al burnout, dal riconoscimento di diritti alla revisione dei percorsi di formazione, dalla sicurezza sul lavoro agli accordi contrattuali molte le tematiche trattate. Eccole di seguito:

  1. Carenza dei medici: eliminare il tetto al fondo 2004 e raddoppiare e aumentare l’attrattività per le borse per la Formazione Specifica in Medicina Generale al fine di impostare una corretta programmazione degli organici, sia per il personale dipendente che convenzionato, per i prossimi 10 anni
  2. Al fine di consentire l’attuazione dei nuovi modelli organizzativi e strutturali della sanità previsti dal PNRR e fornire quella risposta straordinaria richiesta, appare indispensabile definire le risorse economiche per i rinnovi dei CCNL e degli ACN nonché del Fondo per la specialistica accreditata
  3. Prevedere per il personale medico dipendente del privato, accordi contrattuali omogenei all’interno del SSN, pubblico e privato, garantendo una adeguata dotazione qualitativa e quantitativa degli organici, un trattamento retributivo equiparato al settore pubblico, l’equiparazione dei titoli di carriera pubblico privato
  4. Assicurare il benessere psicofisico di tutti i medici garantendo un numero adeguato di personale sanitario e amministrativo, ad esempio per la Medicina generale, prevedendo un aumento del Fondo aziendale dei fattori produttivi di cui all’art.47 lettera d) ACN
  5. Salvaguardare il modello specifico della Pediatria di libera scelta, strumento unico ed indispensabile per garantire con l’attività di prevenzione la crescita di un bambino sano che diventi un adulto in buona salute
  6. Riconoscimento della condizione di lavoro usurante e incremento del Fondo specifico per valorizzare le competenze dei medici del Servizio 118 e del Pronto Soccorso. Valorizzare il lavoro notturno
  7. Riconoscimento normativo delle attività professionalizzanti e assistenziali dei medici in formazione
  8. Completamento orario per il pieno utilizzo di tutte le risorse professionali convenzionali del SSN nel territorio, ad esempio aumento del monte ore della specialistica ambulatoriale
  9. Tavolo di confronto permanente tra Ministero della salute e FNOMCeO per valorizzare il ruolo medico
    • deburocratizzare l’atto medico (Piani Terapeutici) e semplificare le procedure autorizzative per l’esercizio della libera professione
    • valorizzare il ruolo sociale del medico anche attraverso provvedimenti normativi
    • assicurare maggiore incisività alla Professione medica nella governance del SSN
    • salvaguardare l’autonomia professionale
    • tutelare l’atto medico nei processi di Telemedicina
  1. Istituzione di un Osservatorio nazionale sulla tutela dei diritti e delle condizioni lavorative dei medici, a valenza consultiva, con le OO. SS. presso il Ministero della Salute
  2. Riconoscimento della peculiarità della condizione femminile nei CCNL, negli ACN e nella Professione medica
  3. Assicurare le migliori condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro e sostenere tutti i processi di risk management
  4. Riconoscimento del burn out come malattia professionale
  5. Revisione dei percorsi di formazione (anche formazione continua) da orientare nella presa in carico e nella cura della Persona intesa nella sua specificità piuttosto che soltanto nell’approccio impersonale/generalizzato alla malattia sostenendo la cultura del rispetto ambientale quale determinante fondamentale della salute di tutti
  6. Valorizzazione della appropriatezza nel SSN per contrastare l’uso consumistico e commerciale della sanità
  7. Individuare la Stp (società tra professionisti) come l’unica modalità di esercizio in forma societaria dell’attività medica e dell’attività odontoiatrica
  8. Garantire ai professionisti italiani le stesse opportunità e risorse previste per la piccola e media impresa nonché un equo compenso per i professionisti
  9. Fattiva integrazione tra tutte le risorse e gli attori della sanità (medici di famiglia, ospedali e case di comunità, il distretto, le strutture accreditate esterne e la libera professione) in modo da valorizzarle e sfruttarne tutti i punti di forza.
  10. Ampliare i LEA in Odontoiatria
  11. Favorire la libera scelta del curante anche nei percorsi di cura erogati dalle assicurazioni e dalla sanità integrativa

A sottoscrivere il Manifesto, le sigle sindacali: ANAAO ASSOMED, l’Associazione dei medici dirigenti ANDI, l’associazione nazionale dentisti italiani. CIMO FESMED. CIMOP, la Confederazione italiana dei medici dell’ospedalità privata. CISL MEDICI. FIMMG, la Federazione italiana dei Medici di Medicina Generale. FIMP, la Federazione italiana dei medici pediatri. FISMU, Federazione italiana sindacale dei medici uniti. FVM, Federazione Veterinari medici e dirigenti. NUOVA ASCOTI, l’Associazione sindacale chirurghi ortopedici traumatologi italiani. SBV, il Sindacato medici specialisti convenzionati per le branche a visita. SMI, il Sindacato medici italiani. SNR il Sindacato nazionale Area Radiologica. SUMAI ASSOPROF, Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana e Professionalità dell’Area Sanitaria. UIL FPL MEDICI.

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One Thought to “Fnomceo (1). Un Manifesto per una nuova assistenza sanitaria.”

  1. Luciano Pletti

    I rinnovi degli ACN non devono riguadare solo gli aspetti economici/retritbutivi (PER QUANTO DOVEROSI) ma anche i compiti e i doveri, i sistemi di verifica e di valutazione del professionsta, nonché introdurre modalità organizzative di gruppo obbligatorie (forse è questo A CUI TENDE LA stp?)

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