La Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere italiane lancia il tema della della Convention che si svolgerà a Roma dall’ 8 al 10 novembre per i 25 anni della Federazione. Il Presidente Migliore: “È tempo di scelte”
Cambiamo rotta per il futuro della sanità pubblica in Italia. I manager della Fiaso, la più grande e rappresentativa Federazione di aziende sanitarie e ospedaliere pubbliche nel nostro Paese, intendono offrire il loro contributo al processo di cambiamento necessario a continuare a garantire un’Italia in salute.
Per questo si sono dati appuntamento al Palazzo dei Congressi di Roma dall’8 al 10 novembre per la Convention in occasione dei 25 anni dalla Federazione, chiamando a raccolta tutti gli stakeholder per dialogare e confrontarsi con gli interlocutori istituzionali e i decisori pubblici.
“È tempo di scelte. La pandemia da COVID-19 ha rappresentato una sfida senza precedenti per il sistema sanitario italiano, ha messo a dura prova la nostra capacità di risposta e adattamento. Ne siamo usciti insieme. Ma ora, più che mai, è necessario ripensare il futuro della sanità, imparando dalle esperienze degli ultimi tre anni e affrontando le criticità e le opportunità emerse durante questa emergenza”, spiega il presidente Fiaso, Giovanni Migliore.
Tra i temi di discussione la realizzazione degli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sulla missione “Salute” e il passaggio al nuovo modello organizzativo di sanità territoriale previsto dal DM77. Già nella loro prima attuazione, infatti, si stanno manifestando criticità, in particolare per quanto riguarda la mancanza di finanziamenti per le assunzioni e la formazione di nuovo personale, la riorganizzazione della medicina generale e l’integrazione socio-sanitaria con la rete ospedaliera.
Un altro tema di grande rilevanza è quello delle risorse umane nel settore sanitario. La mancanza di medici specializzati rispetto alla domanda, l’incremento dell’età media della popolazione lavorativa e la necessità di politiche del personale che valorizzino i professionisti e definiscano percorsi di carriera e sistemi di incentivazione, sono solo alcune delle sfide che attendono le aziende sanitarie nei prossimi anni.
L’erogazione dei servizi sanitari nel nostro Paese è già caratterizzata da una certa diversificazione che le regioni offrono a seconda della organizzazione e capacità finanziaria di ognuna. L’autonomia differenziata, se perseguita, rischia di accrescere ulteriormente questo divario, creando un quadro frammentato in cui l’accesso per i cittadini potrebbe variare notevolmente da regione a regione.
“Il management sanitario italiano mette la propria esperienza al servizio di un piano di rilancio del Ssn. Non ci limiteremo a una celebrazione. Dovremo fare uno sforzo collettivo verso un’assunzione di responsabilità per individuare soluzioni concrete per continuare a garantire equità nell’offerta dei servizi sanitari per i cittadini”, conclude Giovanni Migliore.
La Convention è strutturata in 8 sessioni principali in cui saranno affrontati i temi dell’integrazione territoriale, delle risorse umane, la transizione ecologica, il ripensamento del modello ospedaliero, ricerca e sperimentazioni cliniche e la digitalizzazione e innovazione nel settore sanitario. Ci saranno poi 15 sessioni parallele per gli approfondimenti tematici curate dai coordinamenti regionali con l’intervento degli stakeholder dell’industria e del Forum Management Sanità, ovvero le associazioni professionali e le società scientifiche rappresentative nelle aziende sanitarie. Ci sarà anche spazio per conoscere progetti, best practice ed esperienze dai territori.
Il programma completo è in via di definizione, per restare aggiornati si può consultare il sito www.fiaso25.it.