Parlare di futuro del Management in Sanità significa parlare di “innovazione” e “resilienza” al cambiamento. Lo sottolinea Valentina Di Gregori, Direttore sanitario e Clinical Risk Manager del San Pier Damiano Hospital di Faenza. Entrambe le accezioni sono per Di Gregori “quintessenze della modernità ed entrambe entità non tangibili, ma facilmente praticabili se viene rinnovato l’approccio della dirigenza”.
“Nel nostro settore” chiarisce “la prima parola è determinata da innovazione strutturale, innovazione tecnologica, organizzativa e qualitativa o ancora innovazione terapeutica. Ognuna di queste innovazioni riguarda ruoli specifici e ruoli gestionali , ma ognuno di questi manager può portare nella propria finestra d’azione una piccola miglioria o una grande innovazione”.
“L’evoluzione dei servizi sanitari è continua e irrefrenabile: non è possibile pensare di cristallizzare un ospedale nell’abitudine di garantire sempre lo stesso servizio. Il servizio cambia, la struttura deve cambiare e di conseguenza l’organizzazione e i pazienti cambiano essi stessi. Le innovazioni vanno avanti con le scoperte della fisica, della microbiologia, della tecnica e dell’edilizia: le lampade sanificano, le strutture edificabili si modificano, gli operatori operano a distanza sia nell’ambito medico che chirurgico ed anche i modelli organizzativi devono essere al passo con essi. Ampliamo quindi la nostra creatività prendendo modelli da Industrie maggiormente flessibili. Restiamo attivi dal punto di vista delle competenze e del loro aggiornamento. Ed è qui che si inserisce il termine di resilienza al cambiamento”.