La presidente della Federazione in audizione davanti all’Intergruppo parlamentare sulla cronicità: “Noi crediamo che le sei parole chiave di quel piano siano ancora attuali: aderenza, appropriatezza, prevenzione, cure domiciliari, formazione, educazione, empowerment”.
“Bisogna partire dal Piano Nazionale della Cronicità, frutto di un Accordo Stato, Regioni e province autonome del 2016, per capire perché abbia avuto applicazione parziale e avviarci verso soluzioni concrete. In primis, la cabina di regia indicata nell’accordo è stata individuata solo due anni più tardi e, fatto gravissimo per quanto ci riguarda, è stata completamente omessa la presenza delle associazioni di rappresentanza delle Aziende Sanitarie che quel piano devono attuare”.
Così la Presidente Nazionale di Federsanità- Confederazione Federsanità Anci regionali, Tiziana Frittelli, audita il 25 ottobre dall’Intergruppo parlamentare sulla cronicità.
“Noi crediamo che le sei parole chiave di quel piano siano ancora attuali: aderenza, appropriatezza, prevenzione, cure domiciliari, formazione, educazione, empowerment, ma persistano gravi elementi di criticita’ che ci pare sia ora il momento opportuno e anche favorevole per rimuovere”.