Case e ospedali di comunità. Ciriani: “Avviati rispettivamente 702 e 235 cantieri, pari al 74% e al 77% del target di rilevanza comunitaria”

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento risponde a un’interrogazione di FDI in merito all’andamento degli interventi di titolarità del Ministero della Salute finalizzati all’attuazione della Missione 6 del PNRR

“Quanto agli investimenti riferiti all’implementazione di almeno 1.038 case di comunità e di almeno 307 ospedali di comunità entro giugno 2026, preciso che, allo stato, risultano avviati rispettivamente 702 e 235 cantieri, pari al 74 per cento e al 77 per cento del target di rilevanza comunitaria per ciascuna tipologia”. E’ quanto evidenzia il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani in risposta ad un’interrogazione presentata durante il Question time alla Camera da FDI in merito allo stato di avanzamento degli interventi per il potenziamento del Sistema sanitario nazionale previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

La risposta integrale del Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani.

In merito all’andamento degli interventi di titolarità del Ministero della Salute finalizzati all’attuazione della Missione 6 del PNRR, devo prioritariamente precisare che i dati di monitoraggio si riferiscono al mese di novembre 2024, in quanto quelli relativi al mese corrente sono in corso di rilevazione e elaborazione, e saranno consolidati a partire dal prossimo 20 dicembre, quindi tra poco.

Relativamente all’intervento riferito all’implementazione delle centrali operative territoriali, la cui scadenza è prevista per il 31 dicembre 2024, segnalo che sono state attivate quelle previste dalla programmazione nazionale stabilite in sede di sottoscrizione dei contratti istituzionali di sviluppo. In particolare, 480 centrali sono state oggetto di rendicontazione alla Commissione europea allo scopo di avviare la procedura per l’incasso della prossima settima rata. Quanto agli investimenti riferiti all’implementazione di almeno 1.038 case di comunità e di almeno 307 ospedali di comunità entro giugno 2026, preciso che, allo stato, risultano avviati rispettivamente 702 e 235 cantieri, pari al 74 per cento e al 77 per cento del target di rilevanza comunitaria per ciascuna tipologia.

Riguardo all’investimento riferito all’assistenza domiciliare per il quale si prevede la presa in carico progressiva di almeno il 10 per cento della popolazione over 65 entro giugno 2026, desidero ricordare che, al 15 marzo 2024, risulta il pieno raggiungimento dell’obiettivo incrementale relativo all’anno 2023. Sono attualmente in corso di inserimento i dati riferiti ai pazienti over 65 per la presa in carico in assistenza domiciliare nel 2024 per le finalità del target nazionale da raggiungere entro marzo 2025. In base alle rilevazioni parziali estratte dal sistema informativo, risulta che il target potrebbe essere raggiunto nei termini previsti.

In merito all’investimento relativo alla digitalizzazione dei dipartimenti di emergenza e accettazione di primo e secondo livello, con l’obiettivo di intervenire su 280 strutture entro la fine del 2025, risultano tuttora in corso le attività di emissione degli ordinativi da parte dei soggetti attuatori, previste per il conseguimento del target. Allo stato attuale, secondo quanto dichiarato dai soggetti attuatori, si rileva che il totale complessivo degli ordini è di oltre 1 miliardo di euro, pari a circa il 75 per cento dell’importo totale previsto da tale specifica misura del PNRR.

Relativamente all’investimento riferito alle grandi apparecchiature sanitarie, che prevede la sostituzione di almeno 3.100 apparecchiature ad alto contenuto tecnologico entro giugno 2026, a seguito della rimodulazione del PNRR, sottolineo che, allo stato attuale, rispetto al target comunitario, oltre il 100 per cento delle apparecchiature risulta ordinato, circa il 71 per cento consegnato e il 68 per cento collaudato. Ne consegue che, grazie all’utilizzo dei ribassi di gara, è prevista la messa in esercizio, entro giugno 2026, di un totale di 3.209 grandi apparecchiature sanitarie, per un valore superiore al target minimo comunitario conseguibile.

La replica di Luciano Ciocchetti (FDI).
Siamo molto soddisfatti della risposta che il Ministro Ciriani ha comunicato, da parte del Ministero della Salute, in merito all’attuazione concreta della Missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che poi rientra nella riorganizzazione della sanità territoriale, quella di prossimità, che è mancata durante il COVID. Per cui ci siamo accorti che avevamo una sanità molto forte dal punto di vista ospedaliero, ma non avevamo una sanità presente sul territorio, in grado di assistere i pazienti a domicilio, e quindi filtrare anche tutte le richieste e le attenzioni di cui c’era bisogno.

I dati che lei oggi ci ha fornito sono particolarmente significativi sull’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, sugli obiettivi che il Governo si è posto, che questo Parlamento ha approvato e che vanno esattamente nella direzione giusta, con il DM n. 77 del 2022, che ridefinisce i modelli standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale; sono esattamente quelli che, in qualche modo, corrispondono all’attuazione concreta di quanto previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e la sua rimodulazione, che questo Parlamento ha fatto per fare in modo davvero che finalmente, nel 2026, avremo una sanità territoriale forte, organizzata, con le case di comunità, con le COT, con gli ospedali di comunità, con una rete territoriale che sarà in grado davvero di dare una grande risposta ai nostri cittadini e ai pazienti, senza dover andare per forza al pronto soccorso o in ospedale.

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