La finalità primaria del documento di proposta elaborato dal Consiglio Superiore di Sanità è la creazione di un’architettura di interoperabilità per la riqualificazione dei SIS, evitando frammentazione e duplicazione di dati, in linea con gli impegni internazionali assunti dall’Italia, salvaguardando il diritto alla salute e all’informazione dei cittadini mediante la creazione di un Sistema Informativo Sanitario unificato a livello nazionale.
La proposta di riforma del CSS è incentrata, quindi, sulla razionalizzazione dei molteplici sistemi informativi sulla salute esistenti in Italia.
Gli attuali sistemi informativi sanitari sono parziali e non sono inter-connessi tra loro, afferendo a numerose istituzioni: Ministero della Salute (gestore del Sistema Informativo Sanitario Nazionale SIS-N); Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF – gestore del Sistema Tessera Sanitaria); Istituto Superiore di Sanità (ISS); Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA); ISTAT; Regioni e Province autonome, oltre ai flussi sanitari propri del settore privato.
Inoltre, il Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale (MITD) e l’Agenzia per l’Italia digitale (AGID) hanno promosso importanti iniziative riguardanti il potenziamento del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) e gli interventi per la digitalizzazione di nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR); e all’interno del Piano Triennale dell’AGID il Centro Unico di Prenotazione e la Telemedicina. Il documento mira a identificare prima di tutto il divario esistente tra l’infrastruttura informatica e tecnologica e la realtà della accessibilità dei dati e della loro utilità a fini clinici, di pianificazione e di ricerca. Il documento propone la creazione di un’architettura di interoperabilità per la riqualificazione dei SIS, evitando frammentazione e duplicazione di dati, in linea con gli impegni internazionali assunti dall’Italia. Viene affrontato anche il tema del Trattamento dei dati personali sotto il profilo giuridico, rifacendosi alla principale fonte ovvero il Regolamento Comunitario (UE) 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati. Si propongono nuove norme di legge che prevedano regole chiare e puntali, per favorire la circolazione dei dati e semplificare il quadro normativo mediante procedure uniformi per la pseudonimizzazione e anonimizzazione dei dati personali.